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  • Fabiana Di Nardo

SAMPDORIA FUTSAL, UNA “FORTUNA” DI PRESIDENTE

Di ragioni per mollare ne avrebbe avute tante. Vinto dalle mille contraddizioni del Futsal. Perso nelle difficoltà strutturali e logistiche, dalle mancanze, di visibilità e di vicinanza istituzionale. Ma lui, ostinato come pochi, ha voluto dimostrare la sua forza e spessore. Di essere un vincente. Ed i vincenti non mollano. Al contrario, alle difficoltà rispondono con la testardaggine, rilanciando, raddoppiando impegno ed obiettivi.




E’ stato così per Matteo Fortuna, Presidente della neonata Sampdoria Futsal. Un progetto ambizioso, frutto d’un lungo lavoro, di programmazione attenta ed oculata. Un progetto che punta a superare quel gap che ancora insiste tra calcio ad 11 e calcio a 5 e lo fa sposando quel mondo, abbracciandolo senza però perdere di identità. In modo sinergico, in un’ottica di impegno comune ed interscambio. Avrebbe potuto mollare ed invece… “Io non sono uno che molla – esordisce Fortuna – è più probabile, al contrario, che lasci il Futsal dopo aver vinto uno scudetto. Sono ostinato sì, ma non basta. Abbiamo lavorato a lungo a questo progetto. Due anni di studio di fattibilità e dettagli, senza tralasciare nulla. Mi sono approcciato al calcio a 5 soli 5 anni fa, ne ho vissuto sulla pelle ogni tipo di carenza, eppure la passione ha continuato a guidarmi e spingermi a perseverare. Due anni per maturare il progetto Sampdoria Futsal, spinto da due motivazioni. La mia sconfinata passione per la Sampdoria, tifoso come pochi, e la certezza che questa scelta potesse essere una cassa di risonanza per l’intero Sistema”.

Matteo Fortuna ha le idee molto chiare. Lavoro, impegno e costanza per concludere un’idea: “Ma le cose - aggiunge – bisogna farle per bene. E noi le abbiamo fatte così. Il progetto Sampdoria Futsal, così come quello della Juventus con Musti, sono la direzione giusta ma non è corretto pensare che sia semplice e per tutti una strada percorribile. Ci vuole molta, molta attenzione. Fare le cose per bene significa studiare un piano preciso. Noi abbiamo indirizzato ogni aspetto. Vestiremo i colori della Samp, ne indosseremo il marchio, saremo presenti ai Samp Camp per creare una cultura di interscambio che arricchisca entrambi, pur viaggiando sempre su di un doppio binario. In questo, io vedo un futuro per la mia società. E per questa disciplina. Ho imparato bene la storia di questo sport e sono arrivato alla conclusione che ci sia assoluta necessità che questo sport impari ad essere sostenibile”.



"Due anni per maturare il progetto Sampdoria Futsal, spinto da due motivazioni. La mia sconfinata passione per la Sampdoria, tifoso come pochi, e la certezza che questa scelta potesse essere una cassa di risonanza per l’intero Sistema”.


Sostenibile partendo dalle basi, lascia intendere il Presidente Fortuna, anzi. Lo spiega con precisione: “Puntiamo molto sul settore giovanile e crediamo nei nostri giovani, i nostri talenti. Le spiego. Lo scorso anno ci siamo ritrovati a rinunciare a 40/50 bambini. Il perché? Mancanza di strutture sportive. Inaudito solo pensarlo. Anche in questa direzione abbiamo insistito. Continuando. Anche attribuendo finalità sociali alle categorie dei più piccoli. E non molleremo. Sperando che il progetto Sampdoria Futsal possa portare risultati anche in questo senso. Che già – in effetti – stiamo vedendo. In termini di appeal ed anche di attenzione istituzionale. A Campo Ligure abbiamo iniziato un discorso importante anche con l’amministrazione. Vogliamo migliorare l’impiantistica, investendo di nostro, anche per un nuovo parquet. Dando un volto nuovo anche alla nostra casa. Contiamo di presentarci già dalla prossima stagione in una veste nuova”. Matteo Fortuna ne approfitta anche per puntualizzare sul Progetto Giovani della Divisione: “Siamo arrivati secondi. Qualcuno però ha snobbato i risultati. Con la presunzione di sapere e parlare per tutti. Nulla di più falso. I nostri giovani hanno avuto tutti la possibilità di giocare, di un’occasione e i nostri numeri sono realistici. Pozzo, Lo Conte, Foti sono solo alcuni esempi. E sui giovani continueremo a puntare”.

Un’occasione anche per parlare della prossima stagione agonistica. Anche in questo caso idee più che decise: “Puntiamo a vincere il campionato. Inutile girarci intorno. Faremo innanzitutto domanda di ripescaggio, perché è giusto farlo anche per la Samp. Se dovessimo avere i numeri bene, altrimenti meriteremo sul campo la promozione. O meglio ci proveremo. Sarà, il nostro girone di A2, difficile, livellato ma assolutamente avvincente. Le dirò. Sarà ancora più bello competere e meritare sul campo il ritorno in massima serie”. La Sampdoria Futsal è già a lavoro. Avanti col lavoro. Subito una stella per puntare in alto. Ufficiale l’ingaggio del laterale sloveno Fidersek: “Fortissimo – sottolinea il Presidente Fortuna. Lo abbiamo corteggiato a lungo e sono felice abbia scelto di sposare il nostro progetto. Ringrazio Totoskovic per averci aiutato a centrare questo obiettivo”. Attesa a giorni l’ufficialità anche dei prossimi colpi di mercato. Il pivot Vizonan e ancora giovani. Italiani ma anche un talento dalla Francia: “Bisogna puntare sui talenti italiani. Dovrebbe farlo anche la Nazionale. Non ho nulla contro gli Italo. Ma abbiamo già vinto con questa ossatura. E cosa abbiamo ottenuto? Poco o nulla. Bisognerebbe rischiare. E se non si vince, pazienza!”.

Matteo Fortuna ne approfitta anche per puntualizzare sul Progetto Giovani della Divisione: “Siamo arrivati secondi. Qualcuno però ha snobbato i risultati. Con la presunzione di sapere e parlare per tutti. Nulla di più falso. I nostri giovani hanno avuto tutti la possibilità di giocare, un’occasione, e i nostri numeri sono realistici. Pozzo, Lo Conte, Foti sono solo alcuni esempi. E sui giovani continueremo a puntare”.

L’ultimo capitolo, non meno importante è per la visibilità: “Ci stiamo investendo molto. Ci crediamo molto. E non dovremmo essere i soli a crederci. Veicoleremo con la giusta attenzione e importanza il marchio Sampdoria. Lo faremo rilanciando ogni aspetto della comunicazione e del marketing. Speriamo di attrarre sponsor, perché la visibilità resta il principale mezzo per ottenere questa attenzione. Il resto dovremo mettercelo noi. Siamo arrivati in A1 e abbiamo evidentemente sottovalutato l’organizzazione necessaria per restarci. Abbiamo pagato con la retrocessione, nonostante una seconda parte di campionato più che positiva e un’ossatura di squadra che si è spesa tantissimo e dalla quale ripartiremo. Una bella palestra – insomma – che ci ha formato ed è servita a farci i muscoli. Ora sappiamo come fare. E siamo già pronti a tornare. Da subito”.



Fabiana Di Nardo

Per We For Futsal













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