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  • Mattia Dario

THE (TWO) SPECIAL ONE

“Io non sono come gli altri, io sono speciale”: è a partire da questa sua celebre frase che Josè Mourinho è conosciuto da tutti come lo Special One.

Ebbene, per ironia della sorte, il tecnico portoghese a partire da quest’anno allenerà a Roma, città natale dello Special One del calcio a 5, Fulvio Colini.

Sembra un ossimoro, due Special One in una sola città, oltretutto anch’essa unica nel suo genere. Eppure, mettendo a confronto i due tecnici, il soprannome risulta decisamente veritiero, viste le loro somiglianze.

In cosa consiste quindi la loro specialità? Anzitutto si guardi alla loro personalità. In un un mondo di allenatori pronti a recitare il solito copione, entrambi preferiscono dire le cose come stanno realmente, a costo di rimetterci personalmente; a ciò si aggiunge spesso e volentieri un positivo cinismo che li porta a non usare mezzi termini, a costo di risultare antipatici ai più. Si tratta quindi di due personalità forti, che non temono di esporsi così come sono: è per questo che spiccano tra le tante, che rimangono invece anonime.

In secondo luogo si guardi alla loro professionalità. Una persona speciale non può che essere - nello sport - una persona vincente: a vincere è solo uno, il resto perde. Ebbene, la bacheca di entrambi parla da sè, innumerevoli trofei e premi personali che dimostrano un fondamentale aspetto: un conto è vincere, ben altro conto è essere vincente, ossia confermarsi e continuare sulla strada del successo. Chiunque può arrivare alla "vittoria" per determinate circostanze verificatesi in quella occasione. Il vincente è colui invece che prescinde da esse: Mourinho nel calcio e Colini nel futsal hanno fatto la storia più recente dei rispettivi sport, vincendo in qualsiasi squadra e città in cui sono approdati.


Il segreto della loro straordinaria leadership è principalmente questo: non adattarsi, MAI, in maniera piena all’ambiente in cui si trovano, al contrario - semmai - gestirlo come meglio ritengono, mantenendo - FORTI - la propria identità e personalità; si parla dunque prima di tutto di valori come la forza del gruppo squadra, un gruppo che in maniera unita, all’interno, "combatta" contro il nemico esterno, sotto la guida del suo speciale condottiero che rende possibile ciò grazie a carattere, intelligenza e sensibilità.


Ecco cosa significa essere “The Special one”: partendo dal presupposto che ciascuno di noi possiede delle caratteristiche che lo rendono unico, si tratta quindi di essere speciale nel modo di essere e di porsi, così come nella vita... anche nello sport.

Mattia Dario

per We For Futsal











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